Jean Papillon il Giovane
Come la conosciamo noi oggi, però, è da attribuire sicuramente al settecentesco incisore su legno francese Jean Papillon il Giovane. In un’epoca dove la decorazione avveniva ancora quasi esclusivamente a mano o utilizzando complicati rulli artigianali. Solo nell’Ottocento, con le più moderne tecniche industriali, il prodotto ebbe la possibilità di essere largamente diffuso e fruibile da un pubblico maggiore.
Oggi la carta da parati si acquista in rotoli, ciascuno dei quali ha varie misure a secondo del supporto e della materia specifica. Nel corso degli anni anche la carta da parati è stata oggetto di mode che seguono le correnti artistiche e culturali del periodo, proprio come l’abbigliamento.
Tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento era il Liberty a influenzare le decorazioni. Nel recente passato, soprattutto dal secondo dopoguerra, si passò a fantasie geometriche dai più svariati colori. Negli anni settanta si ebbe il periodo di maggior diffusione di questa tecnica di rivestimento delle pareti domestiche, anche in Italia.
Ma successivamente per un lungo periodo le produzioni italiane hanno subito un momento di decadenza e man mano sono state sospese le produzioni.